Carceri/ Sappe, governo intervenga perche' tensione rischia di degenerare
Lunedi, 28 Febbraio 2011 - 08:37
«Estrema preoccupazione per le ultime aggressioni ad alcuni poliziotti penitenziari, avvenute nei penitenziari di Velletri, Como e Genova Marassi» viene espressa dal segretario del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, Donato Capece, per il quale «è evidente che sale la tensione nelle carceri». Osserva il sindacalista: «È certamente importante porre la riforma della giustizia tra i punti chiave del programma di rilancio dell'azione di governo, abbreviando ad esempio proprio i tempi della giustizia, se si considera che già oggi nelle carceri italiane abbiamo più di trentamila persone imputate perchè in attesa di primo giudizio, appellanti e ricorrenti». Ma «altrettanto importante è che il governo metta concretamente mano alla situazione penitenziaria del Paese, ormai giunta a un livello emergenziale». Capece ricorda che «la situazione di tensione che si sta determinando in molti istituti penitenziari, fatta di aggressioni a personale di polizia penitenziaria, risse e manifestazioni di protesta dei detenuti, rischia di degenerare. Credo quindi che l'esecutivo Berlusconi non possa perdere ulteriore tempo ma debba prevedere interventi urgenti e non più procrastinabili».
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