Diritti Tv: Berlusconi, volevo andare ma legali me lo hanno impedito
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(ASCA) - Milano, 28 feb - Sono stati i suoi avvocati ad impedire a Silvio Berlusconi di presentarsi nell'aula del processo sui diritti tv di Mediaset, che riprende oggi dopo un lungo stop dovuto al ricorso alla Corte costituzionale sulla legge sul legittimo impedimento.
La precisazione arriva dallo stesso presidente del Consiglio che, a margine del lancio dell'iniziativa 'Al servizio degli italiani'' ha spiegato: "Io voglio andare, volevo andare ma gli avvocati me lo impediscono". In particolare, ha chiarito Berlusconi, "mi hanno detto che l'udienza di oggi serviva soltanto al posizionamento del calendario e che quindi la mia presenza non era necessaria".
Il premier non ha mancato di puntare il dito sui quattro procedimenti penali che nei prossimi 38 giorni riprenderanno a Milano nei suoi confronti, stigmatizzandoli come "processi mediatici e non giudiziari".
"Silvio Berlusconi non ha più un telefonino, non perché non possa averlo ma perché è sottoposto a qualunque tipo di intercettazioni". Parla in terza persona il premier Silvio Berlusconi, per tornare a puntare il dito contro l'uso, a suo giudizio ingiustificato, delle intercettazioni telefoniche. Il premier ribadisce la necessità di metter mano a una legge che limiti l'uso delle intercettazioni telefoniche. Una mossa obbligata, secondo Berlusconi, considerato che "tutti sentono come una mancanza di libertà, non essendo più questo un paese civile, il non poter più parlare al telefono".
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