Coppa del Re - Testa di Ronaldo, uno titulo a Mou
Il Real Madrid supera 1-0 il Barcellona e vince la Coppa del Re. Al Mestalla (Valencia) è un colpo di testa di Cristiano Ronaldo, nel primo tempo supplementare a regalare, il primo titolo da madridista a Josè Mourinho. Barcellona senza respiro e che soffre la tattica dello Specialone...
Il primo tempo è tattico, estremamente falloso e decisamente poco spettacolare. Mourinho sa che l'unico modo di provare ad affrontare il Barcellona alla pari è aggredirlo altissimo e non far respirare i suoi palleggiatori. Questa "tattica distruttrice" però ha una contro-indicazione: il non gioco. La prima frazione, infatti, è tutta nervi e interventi al limite, calci e proteste. Per ogni contrasto c'è una discussione, per ogni episodio dubbio una polemica. Il Barcellona sembra spaventato dalla fisicità del Madrid, mentre la formazione di Mourinho guarda più a contenere piuttosto che a creare gioco. A Ronaldo le prime occasioni della partita, ma il portoghese si dimostra meno freddo del solito sparando in bocca a Pinto. Gli azulgrana sono praticamente inesistenti, e il Real Madrid ne approfitta: ci provano Oezil e ancora Ronaldo, ma niente. E nel finale, Pepe (ammonito dopo pochi minuti e che rischia anche il rosso per un fallo su Piquè) sfiora il vantaggio di testa, ma la sua conclusione sul cross di Oezil si stampa sul palo alla destra di Pinto.
Il secondo tempo è decisamente più divertente. Il Real Madrid è più stanco e l'aggressività che aveva caratterizzato la squadra "blanca" viene meno nel corso dei secondi quarantacinque minuti. Il Barça prende coraggio, aumenta il proprio possesso palla e torna a giocare come sa. Messi entra in partita e scalda in due circostanze le mani a Casillas, che poi si supera su David Villa e ancora sulla pulce argentina. La formazione di Guardiola trova anche il gol del vantaggio al 69esimo, ma Pedro - che fredda Casillas da dentro l'area - è in fuorigioco sull'assist in profondità di Messi. Il portiere del Madrid tiene in piedi il Real con due parate da fenomeno su Pedro e Iniesta in cinque minuti (75' e 81'), ma dall'altra parte Pinto non è da meno, con il portiere del Barcellona che vola a dire di no a Di Maria proprio al 90esimo. Servono i supplementari.
Ed è qui che si esaltano Mourinho e il suo Real Madrid. Adebayor, entrato al posto di Oezil nel secondo tempo, è decisivo, se non altro per il movimento che fa in attacco e per la libertà che concede a Ronaldo che trae beneficio dall'ingresso in campo del togolese. Ma è sull'asse Marcelo-Di Maria che nasce il gol che porta in vantaggio il Real: il triangolo stretto tra il brasiliano e l'argentino porta l'ex del Benfica a crossare dal fondo. Adriano si dimentica di Cristiano Ronaldo, con il portoghese che di testa batte Pinto trovando il primo gol della carriera su azione contro il Barcellona. Solo nel secondo tempo supplementare, Guardiola decide che è il momento di cambiare e inserisce Afellay e Keita al posto di Villa e Busquets. Il Real però non rischia niente e, nonostante l'espulsione di Di Maria (secondo giallo) nel finale di partita, al 120esimo minuto di una partita infinita lascia esplodere tutta la sua gioia. Il "primo titulo" è di Josè Mourinho. Con buona pace di Guardiola, che perde così la prima finale della sua carriera da allenatore, e del gioco spettacolo del Barcellona. Che a dire la verità a Valencia non si è visto minimamente.
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