Banner

venerdì 6 maggio 2011

Basta bimbi viziati

Basta bimbi viziati

Per evitare di viziare troppo un bambino bisogna crescerlo con una giusta dose di sì e di no. Come fare a rifiutarsi di acquistare un giocattolo? E quando, invece, si può fare uno strappo alla regola?


Basta bimbi viziati - Per evitare di viziare troppo un bambino bisogna crescerlo con una giusta dose di sì e di no. Come fare a rifiutarsi di acquistare un giocattolo? E quando, invece, si può fare uno strappo alla regola?
Fotogallery

Se si vuole avere un bambino felice ogni tanto bisogna farlo piangere. Non è una regola della signorina Rottermaier, è la verità: un bimbo abituato ad avercela vinta non avrà una vita facile. Perciò è importante spiegare ai bambini che non possono avere sempre e comunque tutto ciò che vogliono in modo che imparino ad affrontare l’ostacolo e si trovino meglio nella vita di tutti i giorni. Uno dei nodi fondamentali in questa situazione è saper dire di “no” quando viene fatta la richiesta di un gioco nuovo, di un fumetto o di un libro, di una merenda che sia diversa da quella solita. La società consumistica, le pubblicità, il rapporto con i coetanei spingono il bambino a fare delle legittime richieste che deve sentirsi libero di esprimere senza tuttavia aspettarsi che vengano sempre soddisfatte. Le prime volte, indubbiamente, scatteranno i capricci, i pianti e, con essi, i sensi di colpa delle mamme.

La situazione però va affrontata e non aggirata: fin dai tempi dell’asilo occorre parlare con i bambini, spiegare loro il perché delle proprie scelte che li riguardano, senza però porsi al loro stesso livello, e poi, se il pianto continua occorre ignorarlo se non, in casi estremi, passare ad una punizione. Il messaggio deve arrivare forte e chiaro: non ci si dispera se mamma dice di no. Questo non toglie che, una volta chiariti i ruoli, il piccolo non vada consolato e aiutato in tutti modi ad accettare quello che è successo, magari anche abituandolo a capire che per certe cose ci sono tempi e modi, ad attenderli e ad ingannare l’attesa con qualche cosa che gli piace fare e che può fare.

Tutto questo gli farà capire il valore delle cose
dato che, se alcune cose gli sono dovute, altre se le deve meritare. Solo così imparerà a desiderare. Se il gioco più ambito arriverà il giorno del compleanno o portato da Babbo Natale, quel gioco varrà cento volte il suo valore: riceverlo sarà una soddisfazione, una vera gioia che insegna ad essere tenaci. Questo non vuol dire che i regali debbano arrivare sono a Natale o ai compleanni, le eccezioni alla regola possono e devono esserci ma bisogna fare in modo che vengano riconosciute come tali, magari perché si è verificata un’occasione per cui il bimbo va premiato o anche solo per suggellare una bella giornata. Devono essere i genitori a decidere però. Entrambi. Perciò care mamme fate leggere questo articolo anche ai papà e ai nonni: la linea educativa deve essere comune. 

Valeria Roscioni - Nexta
 
 
 

0 commenti:

Posta un commento