MILANO - Il premier Silvio Berlusconi e' stato dichiarato contumace, perche' non presente in udienza, dai giudici alla ripresa del processo Mediaset. Dunque, come gia' si era saputo, i difensori del premier non hanno presentato alcun legittimo impedimento per l'udienza odierna.
GIUDICE, RIPRENDIAMO FILA DI COMPLICATA ISTRUTTORIA - ''Dobbiamo riprendere le fila di una complicata istruttoria''. Con queste parole, il presidente del collegio della prima sezione penale, Edoardo D'Avossa, davanti al quale e' imputato tra gli altri il premier Silvio Berlusconi, ha dato il via ai lavori d'aula per la ripresa del processo Mediaset. Successivamente, il presidente D'Avossa, ha fatto l'appello delle parti, dichiarando la contumacia, tra gli altri, di Silvio Berlusconi, non presente in aula e che non ha presentato istanza di legittimo impedimento.
GIUDICI IN CAMERA DI CONSIGLIO SU ORDINE DELLE PROVE - ''Questa difesa ribadisce il diniego di procedere con i testi della difesa''. Lo ha detto di nuovo in aula l'avvocato Piero Longo che insieme al collega Niccolo' Ghedini difende Silvio Berlusconi, uno degli imputati al processo Mediaset per la compravendita dei diritti tv Mediaset, ripreso oggi a Milano. In aula si sta decidendo il calendario a cui e' legato l' ordine con cui verranno sentiti testimoni di accusa e difesa. In precedenza per problemi tecnici, per sveltire il processo, i giudici, visto che per esempio, l'accusa doveva sentire dei testi a Montecarlo e non era ancora stata avanzata la rogatoria, aveva deciso di cominciare con i testi della difesa, in particolare quella del produttore statunitense Frank Agrama. Oggi in aula si e' di nuovo discusso dell'ordine delle audizioni dei testimoni e ora i giudici sono in camera di consiglio per decidere se confermare la precedente ordinanza sull'inversione dei testi (sentire quelli della difesa per poi terminare con quelli dell'accusa), oppure accogliere le richieste della difesa di Berlusconi di concludere prima con i testi dell'accusa per poi procedere con quelli della difesa. Su questo punto, in precedenza i legali del premier avevano anche eccepito una questione di nullita'.
LONGO: NON PREOCCUPATO PER PROCESSI, LI VINCIAMO - ''Non sono preoccupato per nessuno dei quattro processi, perche' li vinciamo''. Cosi' si e' espresso, in una pausa dell'udienza del processo
Mediaset , l'avvocato Piero Longo, difensore di Silvio Berlusconi. ''Sono tredici anni che assistiamo Berlusconi - ha spiegato l'avvocato Longo ai cronisti - e non e' stato mai condannato''. Dunque, ha proseguito il legale, ''non sono preoccupato'' per i 4 procedimenti a carico del premier: quello sulla compravendita dei diritti tv Mediaset, quello MediaTrade, il processo Mills e quello sul caso Ruby, che vede imputato il premier per concussione e prostituzione minorile. ''Non sono preoccupato, perche' li vinciamo'', ha concluso Longo.
RIPARTE PROCESSO MEDIASET di Francesca Brunati
Con la ripresa del processo Mediaset a Milano parte il tour de force giudiziario di Silvio Berlusconi, imputato anche per i casi Mediatrade, Mills e Ruby, la giovane marocchina, ospite alla serate ad Arcore quando era ancora minorenne, e al centro dello scandalo sui presunti festini a luci rosse. L'udienza di questa mattina, la prima in programma, dovrebbe essere dedicata alla stesura del calendario e non dovrebbe presentare alcun intoppo visto che il premier non ha presentato alcun legittimo impedimento.
Al centro del dibattimento la vicenda sulle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv e cinematografici Mediaset a partire dal 1994. Irregolarità che, secondo l'accusa, avevano lo scopo di aggirare il fisco italiano e creare fondi neri: davanti ai giudici della prima sezione penale Berlusconi risponde di frode fiscale. Oltre a lui, tra gli altri 11 imputati, figurano il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il produttore statunitense Frank Agrama definito "socio occulto" del Presidente del Consiglio, Paolo Del Bue di Arner Bank e l'avvocato inglese David Mills.
Anche sabato prossimo, quando davanti al gup Maria Vicidomini comincerà l'udienza preliminare per il caso Mediatrade - è uno stralcio dell'inchiesta Mediaset e riguarda sempre la compravendita dei diritti tv ma avvenuti in epoca più recente e da parte di un'altra società del gruppo - il capo del Governo non dovrebbe presentare alcuna istanza di legittimo impedimento: qui è imputato di appropriazione indebita e frode fiscale, insieme al figlio Piersilvio e Fedele Confalonieri (i due sono accusati solo di frode fiscale) e altre nove persone tra cui ancora Agrama e Del Bue. Per l'11 marzo, giorno in cui si ritorna in aula per la presunta corruzione dell'avvocato Mills - avrebbe ricevuto da Berlusconi 600 mila dollari in cambio di testimonianze reticenti nei processi sulle tangenti alla Gdf e All Iberian - il premier dovrebbe invece far valere l'impegno già fissato a Bruxelles, dove parteciperà al Consiglio d'Europa sull'economia.
Infine il prossimo sei aprile, si aprirà il procedimento sulla vicenda Ruby e nel quale il capo del Governo è accusato di concussione e prostituzione minorile. Per quel giorno, però, Berlusconi dovrebbe essere in Abruzzo, in occasione del secondo anniversario del terremoto. Quindi è probabile che eccepisca un legittimo impedimento.