Germania, obbligo di reggiseno al lavoro
mercoledì, 2 febbraio 2011 - 13:24
- In Germania il titolare di un'azienda, per questioni di decoro, può ordinare alle dipendenti di indossare il reggiseno. E non rischia neppure un ammutinamento, dal momento che a consentirlo è il tribunale federale.
Stando a quanto riportato sullo Spiegel Online, la corte del lavoro del Nord Reno-Westfalia ha scatenato quella che i media hanno definito "la guerra del reggiseno" esprimendosi sul dress code di una società di sicurezza aeroportuale che i dipendenti, soprattutto di sesso femminile, accusavano di essere limitante al punto da ledere la libertà individuale. Il tribunale ha in parte legittimato il regolamento della ditta, ideato per garantire un'apparenza ordinata al personale in uniforme, dichiarando che "chiedere di indossare il reggiseno o di mantenere le unghie a media lunghezza non può essere considerato un grave impedimento ai diritti personali". Una mezza rivoluzione: ora la decisione della corte potrà infatti essere fatta valere anche nelle altre compagnie dello stato federato del Nord Reno-Westfalia, il più popoloso tra i Länder tedeschi.
Nello specifico, il datore di lavoro ora può pretendere che le dipendenti indossino il reggiseno, ma solo bianco o color carne, affinché non sia visibile in trasparenza, sotto la camicetta. Si potrà sfuggire all'obbligo solo indossando al suo posto una canotta o un top. Sciatteria bandita dalla testa ai piedi: anche i capelli devono essere sempre puliti e in ordine.
I superiori possono infine esigere che le dipendenti vadano dalla manicure: le unghie non devono infatti essere più lunghe di mezzo centimetro dalla punta del dito. Dovendo occuparsi di controllo dei passeggeri, tale limitazione servirebbe a scongiurare il rischio che qualcuno venga graffiato con un gesto maldestro.
Gli uomini se la passano meglio, anche se neppure loro hanno libertà assoluta in fatto di look. Possono ad esempio farsi crescere la barba, ma non devono esagerare: il capo infatti ha il diritto di spedirli dal barbiere nel caso si trasformino in novelli Robinson Crusoe.
Una vittoria piena per il dress code della società? Non proprio. Il tribunale ha bocciato alcune parti del regolamento. Non si potranno ad esempio bandire alcuni colori di tinte per capelli e di smalto per unghie e non si potrà neppure vietare l'uso del toupé.
I lavoratori tedeschi non sono però i lavoratori con minor libertà in fatto di look: in Svizzera ci sono delle limitazioni ben peggiori. Leggi l'articolo sull'incredibile dress code imposto ai dipendenti di una banca elvetica.
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