Sarà Claudio Brachino il successore di Emilio Fede?
Lo scandalo bunga-bunga però non c'entra niente (o almeno, così dicono): Fede compirà presto 80 anni ed è giunta quindi anche per lui l'ora di andare in pensione. Trovare un 'degno' sostituto sembra però un'impresa impossibile: che piaccia o non piaccia, il Tg4 ha avuto negli ultimi anni un unico volto e il giornalista ne è diventato l'indelebile icona. Chi riuscirà a sostituirlo alla direzione del 'suo' telegiornale?
Le voci di corridoio si rincorrono da un po' di giorni e sono stati fatti molti nomi in proposito, da Mario Giordano a Salvo Sottile (conduttore di 'Quarto Grado'), ma attualmente il candidato più probabile, secondo 'Italia Oggi', sembra essere Claudio Brachino, direttore di 'Videonews' e co-conduttore, insieme a Federica Panicucci, di 'Domenica 5'. Se Brachino dovesse insediarsi al Tg4, a Fede resterebbe comunque un ruolo minore nelle tre reti Mediaset, probabilmente come opinionista.
Al momento, tuttavia, sono solo supposizioni: Emilio Fede continua a negare con decisione il suo imminente abbandono della direzione del Tg, eppure la sua intervista a 'In 1/2 ora', il programma condotto da Lucia Annunziata, secondo alcune fonti ha fatto letteralmente infuriare il premier Silvio Berlusconi. Il giornalista avrebbe infatti affermato a proposito del Rubygate: "Le feste ad Arcore avevano uno svolgimento regolare e sicuro, mai trasgressivo" e, parlando della discoteca il cui nome emerge nelle intercettazioni, avrebbe aggiunto che si trattava di "un posto dove il figlio più grande di Berlusconi riuniva gli amici". L'accenno a Piersilvio avrebbe mandato su tutte le furie Berlusconi, che avrebbe così deciso di 'licenziare' Emilio Fede, che continua comunque a smentire queste voci. Se si tratti di verità o di menzogne, del resto, lo scopriremo presto: Fede dovrebbe infatti lasciare il suo posto entro l'estate e mettere il suo amato Tg4 nelle mani del suo successore. Solo a quel punto sapremo se i rumors sono totalmente infondati o se Fede è, a tutti gli effetti, la prima vittima del bunga-bunga.
Articolo di Grazia Cicciotti
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