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mercoledì 1 giugno 2011

Ci sono anche i nomi di Bressan e Bettarini nell'inchiesta sul calcio scommesse

Ci sono anche i nomi di Bressan e Bettarini nell'inchiesta sul calcio scommesse

Ci sono anche gli ex calciatori del Cagliari Stefano Bettarini e Mauro Bressan tra i convolti nell’inchiesta della procura di Cremona sul calcio scommesse.
Mauro Bressan, 40 anni, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare. Ex centrocampista laterale di Fiorentina, Genoa, Venezia, Foggia, Bari e Como, è stato un giocatore rossoblù circa quindici anni fa. Bressan ha vinto la coppa Italia del 2001 con la Fiorentina e ha poi concluso la sua carriera in Svizzera.
Bettarini, una presenza in Nazionale, si fece le ossa a Cagliari nella stagione 96-97, esordendo l'8 settembre del 1996 nella gara vinta per 2-0 contro l’Atalanta. Stefano Bettarini, classe 1972, è nato a Forlì e cresciuto nel Senese - è indagato nell'ambito dell'inchiesta su presunte partite truccate che ha portato a 16 arresti. Per oltre sei anni è stato soprattutto, più che un roccioso difensore, il signor Ventura. L'addio tra i due, dopo anni di felice love story e due figli, si é consumato non senza colpi bassi: e intanto il giocatore, da sempre considerato più bello che bravo, si è fatto strada anche sul piccolo schermo. Fino a richiudere il cerchio e riavvicinarsi alla ex moglie, al punto di diventare suo collaboratore nella stagione appena conclusa nella trasmissione cult del campionato 'Quelli che il calcio'. "Adesso non lascerei più Simona, è stato l'amore più importante della mia vita", ha ammesso infatti l'ex giocatore, che dopo la separazione ha collezionato molti flirt con volti noti e meno della tv. E il suo curriculum, negli ultimi cinque anni, si è arricchito di esperienze soprattutto extra- calcistiche: l'esordio come 'inviato' del reality 'La Talpa', la partecipazione al programma domenicale di Mediaset, e la passerella a Ballando con le stelle nell'edizione del 2009 che celebrò con l'ingresso in finale. Insomma, più gloria davanti alle telecamere che sui campi di calcio. Ma anche qualche grana, perché con il nomignolo di 'bello' - non a caso - finì nello scandalo delle scommesse che nel 2004 fece tremare di nuovo il mondo del calcio: uno scambio di telefonate e sms 'sospetti' fece finire l'allora giocatore della Samp - difeso dall'avvocato di Andreotti, Giulia Bongiorno - nel mirino anche dei giudici sportivi, che ne chiesero la squalifica per cinque mesi. La sua vita calcistica era già quasi al capolinea: il Parma per chiudere. E poi via allo show.
 

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