Ken dice addio a Barbie, perché lei non rispetta la natura: l’iniziativa divertente di Greenpeace

Barbie è stata lasciata da Ken. Prima o poi doveva succedere. I due stavano insieme ormai da troppo tempo e la loro relazione era sempre rimasta su un piano decisamente blando. Ken probabilmente era stanco di sentirsi chiamare continuamente “il fidanzato di Barbie“. Ed era anche stanco del fatto che la sua bella e bionda ragazza non rispetta la natura. Questa la motivazione principale che ha spinto la bambola maschile ha lasciare un’icona come la Barbie. Non sono impazzita: questo è un messaggio chiaro che Greenpeace manda alla Mattel.
Da più di 50 anni la Mattel realizza la Barbie, una bambola bionda che è diventata un’icona in tutto il mondo. Milioni di bambine sono cresciute e continuano a crescere con queste bambole, che ogni anno vengono proposte in versioni nuove. Greenpeace punta il dito contro il packaging utilizzato per la vendita della bambola bionda. E lo fa in un modo decisamente divertente.

“Barbie it’s Over!“, Barbie è finita. Così Ken lascia la sua fidanzata storica, perché lui non può assolutamente uscire “con ragazze complici della deforestazione“. Questo il messaggio che Ken ha mandato a Barbie (o meglio, che Greenpeace ha mandato alla Mattel), con un enorme cartellone pubblicitario posto a El Segundo, Los Angeles, nella sede della Mattel.

Greenpeace punta infatti il dito contro la carta utilizzata per il packaging delle Barbie, che arriverebbe dall’Asia. Se la Mattel avesse usato carta riciclata o altro materiale per confezionare le scatole contenenti le sue Barbie, forse la storia d’amore tra lei e Ken ora non sarebbe solamente un triste ricordo!

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