Ritrovati i resti di una strega del 1200 nei pressi di Piombino
Durante gli scavi per riportare alla luce la Cattedrale di San Cerbone gli archeologi hanno fatto una scoperta interessante. I resti di una donna sepolta nella nuda terra con dei chiodi in bocca e con le vesti inchiodate al terreno con altri dodici chiodi. Una pratica piuttosto inusuale che fa pensare ad una sorta di esorcismo e quindi ad una donna uccisa perchè ritenuta una strega. I resti risalgono ad un periodo stimabile tra la fine del 1200 e l’inizio del 1300.
C’è un altro particolare molto strano, la donna è stata sepolta in una zona consacrata, nei pressi della Cattedrale di San Cerbone. L’archeologo Alfonso Forgione si è dato una spiegazione per queste stranezze, “È particolare molto strano sul quale stiamo lavorando. Si può ipotizzare che la donna appartenesse a una famiglia influente e che dunque sia riuscita ad ottenere una sepoltura in terra cristiana”
Non lontano dall’ultima dimora della strega è stata ritrovata un’altra tomba, con una donna sepolta con un sacchetto con dentro 17 dadi da gioco. All’epoca il gioco era vietatissimo per le donne e veniva considerata una grande umiliazione per una donna essere accostata al gioco. Seppellirla con dei dadi da gioco equivale ad uno sgarbo estremo e ad una bassa moralità, forse una meretrice. Quindi due cadaveri inusuali per un luogo consacrato.
Inusuale è anche la storia di San Cerbone che arrivò a Populonia dall’Africa e durante l’invasione dei Visigoti fu catturato e condannato ad essere sbranato vivo da un orso. Il santo però riuscì ad ammansirlo con il solo sguardo. Si narra che San Cerbone dicesse messa al mattino presto perchè così gli angeli potevano accompagnarlo. Il ritrovamento della Cattedrale sarebbe un gran regalo per Populonia e risolverebbe tanti misteri legati a questo luogo ed alla figura del santo.
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