Usa, mangiò parti marito nel 1991, ora vuole essere scarcerata
LaPresse – mer 5 ott 2011Chowchilla (California, Usa), 5 ott. (LaPresse/AP) - La donna che nel giorno del Ringraziamento del 1991 uccise il marito, lo fece a pezzi e poi lo fece cuocere in forno ha chiesto ai giudici di essere rilasciata dal carcere, dove sta scontando una condanna a vita. La ex infermiera Omaima Nelson comparirà oggi davanti al tribunale delle libertà del penitenziario femminile di Chowchilla, nella California centrale. La donna è stata condannata per aver ucciso il marito 56enne William Nelson, in un omicidio che le autorità paragonarono a quelli commessi dal personaggio fittizio di Hannibal Lecter. I procuratori dissero che la motivazione era probabilmente derubarlo dei suoi averi, come aveva già fatto con altri uomini di mezza età. Lei negò, sostenendo di averlo ucciso per difendersi da una aggressione. Uno psichiatra testimoniò al processo, dicendo che Nelson gli confessò di aver mangiato le costole del marito, affermazione che poi negò. Nel 2006 le è stata rifiutata la libertà sulla parola, perché giudicata imprevedibile e una minaccia alla pubblica sicurezza.
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