Che fine ha fatto Mariangela Fantozzi?
C'è chi la ricorda come Cita, ma i più sanno che la figlia Fantozzi si chiama Mariangela e che è sempre stata interpretata dallo stesso attore, Plinio Fernando. Una continuità che la figura epica della "moglie" non ha avuto, essendo stata interpretata nei due primi capitoli della saga (e nel successivo Superfantozzi) da Liù Bosisio, mentre nel resto dei titoli l'onore è andato alla straordinaria Milena Vukotic.
Per ovviare all'inconveniente in stile Beautiful, durante la prima scena della «nuova Pina» in Fantozzi contro tutti, il ragioniere scambia la moglie per una mendicante, poi si scusa con lei per non averla riconosciuta.Mariangela invece col passare degli anni cresce e diventa donna e madre. Sempre con il volto di Fernando, che era stato reclutato da Luciano Salce che lo aveva notato in produzioni teatrali. Fernando infatti è un attore a tutto tondo, ha frequentato i tre anni dell'Accademia di Recitazione Stanislavskij al Teatro Anfitrione, e ha recitato in due commedie dirette da Sergio Ammirata: Allegro... con cadavere e Pupi e pupe della malavita, in cui interpreta rispettivamente il comandante di un plotone di esecuzione e un gangster.
La fama arriva a 28 anni con Fantozzi il film tratto dal libro di Paolo Villaggio. Al di fuori della serie ha recitato solo in "Sturmtruppen, Sballato, gasato, completamente fuso", titolo di cui non va fiero, e un breve cameo in Fracchia contro Dracula. Il suo ultimo film risale al 1993 quando, in Fantozzi va in paradiso, interpreta sia Mariangela che Uga, la figlia che ha avuto nel film Fantozzi subisce ancora, da una relazione occasionale col seduttore Loris Batacchi (Andrea Roncato), e quindi nipote del ragionier Ugo. In quell'occasione ha preso parte, insieme agli altri protagonisti, a una puntata speciale del Maurizio Costanzo Show dedicata proprio a Fantozzi. È stata una delle sue rarissime apparizioni televisive. Fernando ha infatti sempre rifiutato la ribalta e la notorietà, forse per timore di venir collegato esclusivamente con quel personaggio a cui rimane molto legato ma che l'ha imprigionato per sempre.
Plinio Fernando in un'intervista del 2011
Stefano d'Andrea
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