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mercoledì 2 marzo 2011

Nel 2013 Berlusconi andrà in Africa a costruire ospedali

Governo/ Rotondi ad Affaritaliani.it: nel 2013 Berlusconi andrà in Africa a costruire ospedali

Mercoledí 02.03.2011 19:20

Gianfranco Rotondi, ministro per l'Attuazione del Programma, co-fondatore del Popolo della Libertà ed ex democristiano di lungo corso, rivela ad Affaritaliani.it che cosa vuole fare il premier al termine della legislatura: andrà in Africa a costruire ospedali. "Sta considerando questa possibilità". Non solo: dopo il Cavaliere, "il Pdl così come il Pd non esisterà più". E infine: "Nessuno degli attuali membri del governo sarà il successore di Berlusconi".

Chi sarà il successore di Berlusconi alla guida del Centrodestra?"Berlusconi, mi sembra così evidente".

Ma non sarà eterno..."Se lui si ritirasse a costruire ospedali in Africa nulla sarebbe più come prima. Per cui l'Italia vivrebbe una terza creazione, dopo la Repubblica del '46 e il berlusconismo".

Con chi?
"Questa terza creazione avrebbe altri protagonisti imprevedibili e noi tutti certamente non saremmo tra questi".

Se il premier andasse in Africa a costruire ospedali, il Pdl esisterebbe ancora?"No, ma non esisterebbe più nemmeno il Pd".

Cioè?"Non ci sarebbe più nemmeno Di Pietro. Le cose di prima sarebbero passate e ne nascerebbero di nuove come dice il verso santo. Berlusconi è il Pietro sulla cui pietra si costruisce la Seconda Repubblica, senza di lui cambierebbe tutto. E sicuramente nessun ministro attuale sarebbe ancora al governo. Non solo. Nessuno dei protagonisti dell'opposizione occuperebbe più quel campo, se Berlusconi non ci fosse più".

Si spieghi meglio...
"La Prima Repubblica si reggeva tutta insieme. C'era chi pensava che cadendo Craxi si salvava la Dc. Poi nella Dc c'era chi pensava che cadendo Gava e Andreotti si salvavano loro. E notoriamente non si è salvato nessuno".

Quindi anche Tremonti senza Berlusconi non potrebbe diventare premier..."Nessuno di noi sopravviverà a Berlusconi, politicamente. Poi qualcuno di noi si troverà altro da fare... io personalmente lo accompagnerò in Africa".

Una battuta?
"No, no. Lo dico sinceramente. I grandi statisti americani, dopo aver fatto i presidenti, si dedicano alla beneficenza. Non escludo affatto che il presidente farà questa scelta e io lo seguirò. Non solo, ritengo che anche tutti gli altri ministri lo debbano seguire occupandosi di altro. Non si è uomini per tutte le stagioni e questo vale per me e lo consiglio anche ai miei colleghi".

Quindi nel 2013 il premier andrà in Africa..."Sta considerando questa possibilità. E' stato per un lungo periodo della sua vita imprenditore, poi politico e penso che sarebbe molto berlusconiano dedicarsi nella stagione della maturità a un'opera benefica. E il mondo intero se ne gioverebbe. Tutti i grandi dell'impresa e della politica gestiscono la maturità impegnandosi per gli altri e nella beneficenza".

In conclusione...?"Lo dico senza giri di parole e ritengo che anche i miei colleghi ministri lo pensino: siamo stati espressione di questa stagione e finiamo con questa stagione. Per il berlusconismo varrà quello che è valso per la Democrazia Cristiana: gloria per tutti e poi tramonto per tutti. Nessuno escluso".
 

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