I profilattici sono troppo piccoli, il Sud Africa rimanda in Cina 11 milioni di pezzi

Il discorso sulle dimensioni che non contano sarà stato affrontato decine e decine di volte, tra talk show, chiacchierate tra amici e simposi di luminari della sessuologia. Alla fine di tutte queste discussioni c’è una sola certezza, non si avrà mai una risposta veritiera e definitiva. Ci sono, però, dei casi in cui è facile capire come stanno le cose. Il Sud Africa ha ordinato 11 milioni di profilattici ad una ditta cinese. I solerti asiatici hanno approntato il materiale ed erano pronti a spedirlo, quando è arrivata una sentenza di un giudice sudafricano, Sulet Potterill, che ha bloccato la transazione. La motivazione? I profilattici cinesi sono troppo piccoli per il Sud Africa.
La prima reazione è la risata, anche un po’ sguaiata, però la situazione è molto più seria di quanto si possa immaginare. La transazione è stata bloccata da una ditta concorrente, la Sekunjalo Investments Corporation, che è sudafricana e quindi ben consapevole della lunghezza necessaria. In realtà c’è una ragione di sicurezza dietro questa decisione del giudice.

Il Sud Africa è il paese al mondo con il più alto tasso di contagiati da HIV, oltre 5.38 milioni di sieropositivi su una popolazione di 50 milioni circa di abitanti. Praticamente un sudafricano su dieci è sieropositivo. La ditta sudafricana produce dei profilattici più lunghi, rispetto a quelli cinesi, del 20% ed il giudice ha stabilito che alla maggior lunghezza corrisponde una maggiore sicurezza. Stando alle affermazioni del giudice i profilattici cinesi sarebbero troppo piccoli per essere omologati dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Adesso andate a spiegarlo ai cinesi che le dimensioni non contano.

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